Una notizia di vita, di resurrezione: Gesù è risorto! E’ veramente risorto! Omelia della veglia di Pasqua di S.E. monsignor Francesco Oliva

(Cattedrale di Locri – 11 aprile 2020)

 

Abbiamo appena ascoltato il racconto di una grande storia d’amore: tutto ciò che esiste, tutto quello che vediamo in noi e attorno a noi è inscritto in questa storia d’amore. Per amore Dio ha creato il cielo e la terra, l’universo e ciò che contiene, l’uomo e la donna. Tutto è fatto per amore e con amore. E’ l’amore che regge l’universo, è l’amore la forza unificante di tutto ciò che esiste. Per amore Dio ha affidato alla custodia dell’uomo e della donna quanto ha creato, si è affidato loro. Anche quando nell’uomo e nella donna è subentrata la voglia di autonomia, di voler fare a meno di Lui, si sono allontanati da Lui mettendo al centro se stessi e negando il suo amore come principio di tutto, Dio non si è allontanato e non è venuto meno alla sua fedeltà.

Per amore Dio ha voluto restare fedele al suo progetto originario ed ha eletto Abramo e la sua discendenza, facendo con lui un patto di amicizia: io sarò il tuo Dio e Tu sarai il mio popolo.

Per amore Dio ha condotto Mosè ed il suo popolo attraverso il deserto liberandolo dalla schiavitù in Egitto e dall’umiliazione e lo ha riportato alla libertà.

Per amore Dio ha dichiarato fedeltà eterna all’uomo sino a mandare sulla terra suo figlio Gesù che ha dato se stesso e la sua vita per noi e per la nostra salvezza.

E’ questo “compimento” dell’opera di Dio che con la Pasqua celebriamo: la vittoria Dio sul male, sul peccato, sulla morte.

            Finalmente un invito alla gioia e a non aver paura: “Non temete, non abbiate paura”. E’ vero: c’è tanta paura attorno a noi. Il contagio da coronavirus ha generato una paura spaventosa. Paura per le conseguenze sulla salute. Paura per le conseguenze sulle relazioni sociali e sulla nostra vita. Paura sul futuro e sull’economia del paese. Paura sul futuro delle famiglie. Paura per la povertà in forte aumento. Signore, questa notte liberaci dalla paura. Accompagnaci alla pasqua, al passaggio dal contagio da coronavirus alla normalità e ad una vita di relazioni rispettose, fraterne, sincere, ove conta la persona e non l’interesse.

Finalmente una notizia di vita, di resurrezione. Gesù è risorto! E’ veramente risorto. Il Signore ha vinto la morte, è il Dio della vita e non della morte. Egli vuole la vita sempre. Sempre. La sua luce risplende sulle tenebre, sul buio più fitto della notte. L’ultima parola non è lasciata alla morte.  Non abbiate paura perché non tutto è morte, perché il cuore della vita è più grande dell’ombra della morte! Noi, il nostro tempo ed il mondo intero abbiamo bisogno di questo annuncio. E’ un annuncio di vita, che c’incoraggia a partecipare alla edificazione di un mondo nuovo, dove le spese in armamenti si convertano in spese per la cura della salute di tutti, anche dei poveri che non possono consentirsi di pagare l’ospedale e le spese mediche. La salute è un bene comune ed un diritto di tutti. Il Santo Padre, pensando al nostro ospedale, fornendoci tanto materiale sanitario, ci ha iniettato tanta fiducia. Ma soprattutto ci ha lanciato un messaggio importante: non siete soli, impegnatevi nel far funzionare il vostro ospedale, non aspettatevi sempre la provvidenza dall’alto. Ognuno faccia la sua parte.

Oggi il Signore ci rivolge un invito importante: risorgi con Gesù, rialzati, torni in vita, o tu che dormi. Non restare fermo nei tuoi propositi di male. Rimettiti in moto! E’ possibile rialzarsi, ricominciare, ritornare a vivere, anche quando l’esperienza della caduta, della malattia, del fallimento, del contagio da coronavirus appare senza rimedio alcuno. Il mistero della resurrezione ci mostra non solo che la vita prevale sulla morte, ma che si possa ridare vita ad una vita che sembrava perduta: ricostruire una città distrutta, restituire un volto nuovo alla vita superata l’esperienza del virus contagioso. Guardiamo la gioia che mostrano in volto i tanti ammalati quando escono guariti dall’ospedale. Pensiamo alla gioia dei medici, degli infermieri e degli operatori sanitari quando accompagnano all’uscita i malati guariti. E’ la gioia di chi ha vinto una battaglia importante. Pensiamo a criminali incalliti nel loro male quando tornano alla vita radicalmente cambiati. Pensiamo inoltre alla gioia che si prova ogni volta che incrociamo la sorpresa della vita che non cede alla morte e riprende a camminare, a tutte le volte che facciamo esperienza della resurrezione.

Tutti noi in questo tempo chiusi in camera siamo in attesa della risurrezione, di riconquistare la libertà e la vita. Penso all’attesa dei tanti cittadini abitanti nelle zone rosse del contagio da covid-19, che sono tormentati dalla paura del contagio.

Gesù risorto offre a tutti un messaggio di risurrezione, offre l’opportunità per “ripartire”. Recuperiamo la fede nella risurrezione e nella vita. Questa fede ci dice che è possibile ripartire dopo una caduta o una brusca fermata. Chiediamo al Signore risorto che ci liberi dalla paura della morte, che ci priva della gioia infinita della vita. Torniamo a credere nella resurrezione, torniamo a credere che Gesù è vivente e che non tutto è morte, non tutto è contagioso, non tutto è destinato a finire, che risorgere è possibile. Perché Gesù è veramente risorto. Dio è resurrezione e vita.

Risorgi, allora, non continuare sulla strada sbagliata. Se hai peccato, c’è speranza di perdono, abbandona il male. Se ti sei allontanato da Dio, riconosci che Lui ti è padre e ti vuole bene. Non mettere al posto di Dio altri idoli, che ti renderebbero schiavo. Se hai approfittato delle risorse e dei beni comuni o ti sei appropriato del denaro pubblico, d’ora in avanti restituisci quello che hai preso e non lo fare più. Se ti sei comportato da mafioso ed arrogante, d’ora in poi rispetta il tuo prossimo. Se hai fatto azioni illecite, non lo fare più, perché il male è sempre male e ridonda a svantaggio anche di chi lo commette. Se hai sfruttato il lavoratore, non lo fare più. Se hai prestato denaro ad usura non lo fare più. Ma anche tu che sei facile a ricorrere agli usurai, non farlo mai più. Se hai calunniato il tuo prossimo accusandolo ingiustamente, chiedi perdono e ritorna in pace con lui. Se hai rotto l’amicizia e non sei in pace con qualcuno ritorna a fare pace con lui. Vivere in pace con tutti ci da forza e ci fa vivere bene. E’ possibile vivere onestamente e di gran lunga è meglio vivere dignitosamente che nella disonesta ricchezza. Se hai maltrattato l’ambiente e la natura, ritrova il gusto del bello e ringrazia Dio delle bellezze che ti ha dato, del giardino in cui ti ha posto.

Questa è la pasqua: ritrovare la gioia di vivere anche di fronte a tanti segni di morte. E così sarà pasqua anche per te!

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