Un saluto di benvenuto ed un grazie per aver accettato l’invito a partecipare a questa assemblea ecclesiale in questo momento particolare dell’anno. Particolare sia perché all’inizio di un nuovo anno pastorale sia perché alla vigilia del Sinodo dei Vescovi che ha uno sguardo particolare sui giovani. E sono proprio i giovani protagonisti di questo evento ecclesiale. Insieme a loro desideriamo vivere un’esperienza di chiesa, l’esperienza di un popolo di cammino che intende interrogarsi e lasciarsi interrogare su un tema così importante qual è quello del Sinodo.
Interrogarsi, lasciarsi interrogare, ascoltare, dialogare, fare nostre le provocazione che ci verranno dai giovani. Spero veramente sia tante e ci aiutino ad intraprendere un cammino di crescita e di rinnovamento pastorale. Un cammino di Chiesa insieme ai giovani, in ascolto dei giovani, per costruire comunità nuove.
«Il cammino della sinodalità è il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio». Così Papa Francesco nel discorso pronunciato il 17 ottobre 2015, in occasione del cinquantesimo dell’istituzione del Sinodo dei vescovi. Desideriamo fare nostra questa sollecitazione del Santo Padre, mettendoci in ascolto dello Spirito, che invochiamo ed al quale chiediamo che lo stile sinodale divenga lo stile ordinario della nostra chiesa.
Il Concilio Vaticano II nel suo svolgersi si è rifatto alla chiesa delle origini, ritornando alla Sacra Scrittura e ai Padri. La Chiesa dei Padri era una Chiesa sinodale, nella quale», la norma-guida era il principio formulato di At 15, 28 – «è parso bene, allo Spirito Santo e a noi. I processi decisionali passavano attraverso le assemblee sinodali, nelle quali ogni Chiesa era resa presente dal vescovo pastore nel quale si riconosceva: «La Chiesa è nel vescovo e il vescovo è nella Chiesa» (Cipriano, Ep. 66,8). Papa Francesco, nel suo discorso in occasione del 50° del Sinodo dei Vescovi, richiama il pensiero di san Giovanni Crisostomo: «Chiesa e sinodo sono sinonimi» (Expl. in Ps., 149). Se è vera questa correlazione, possiamo e dobbiamo guardare alla «Chiesa costitutivamente sinodale». Una Chiesa tutta sinodale, verso la quale siamo chiamati ad andare.
Ci lasceremo interrogare su temi, quali i giovani, la fede ed il discernimento vocazionale. Temi che hanno a che fare sia con la Chiesa che con i giovani, il loro futuro, le loro speranze e le loro attese di realizzazione per una vita in pienezza.
Su questo ci lasceremo accompagnare da un maestro e giovane teologo figlio della nostra terra, il prof. Armando MATTEO, docente di teologia fondamentale presso la Pontificia Università Urbaniana in Roma. E’ un piacere averlo tra noi e lo ascolteremo con attenzione pronti a fare tesoro delle sue sollecitazioni e perché no anche delle sue provocazioni.
Locri 28 settembre 2018.
Francesco Oliva, Vescovo di Locri-Gerace
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