Fisc – Federazione Italiana dei Settimanali Cattolici
Carissimi,
nelle scorse settimane ho potuto sentire direttamente dalle voci di molti di voi e seguire dalle pagine cartacee o online delle vostre testate quanto state vivendo in questo difficile e tragico momento. Giovedì 2 aprile si è riunito (online) il Consiglio nazionale ed è stato molto significativo e toccante condividere la situazione nelle diverse Delegazioni o nelle singole redazioni.
La famiglia della nostra Federazione è stata toccata dalla morte di mons. Vincenzo Rini, presidente dal 1999 al 2004, ma anche dalla scomparsa di diversi collaboratori che, a vario titolo ed in diverso modo, hanno rappresentato un riferimento per la nostra storia. Quando sarà possibile celebreremo una liturgia di suffragio per don Vincenzo e tutti loro a Roma: vi prego, nel frattempo, di segnalarci i loro nominativi affinché in questa occasione possiamo farne memoria affidandoli, tutti, al Signore! Fortunatamente ci giungono anche sempre più numerose notizie riguardo le guarigioni di chi nelle nostre redazioni il Covid-19 l’ha avuto ed è magari stato anche costretto al ricovero in ospedale.
Mi paiono importanti le attestazioni di riconoscimento giunte in queste settimane alle nostre testate diocesane da tanti vescovi, dai vertici dalla Conferenza episcopale italiana ma anche da autorevoli rappresentanti del Governo: un impegno “alle” e “nelle” Chiese locali nel promuovere un’informazione di servizio e prossimità ai lettori, capace di farsi voce del dolore delle nostre comunità ma anche eco delle tante esperienze di generosità, altruismo e speranza che ogni territorio sta conoscendo.
La moltiplicazione di accessi ai nostri siti internet ed alle pagine social (ma anche la diffusione delle edizioni cartacee dove è stato possibile individuare canali di distribuzione in parte alternativi ai tradizionali) testimonia ancora una volta il nostro rappresentare un riferimento preciso e insostituibile nei territori.
Possiamo dire di avere saputo fare nostro e concretizzare l’invito rivolto da papa Francesco a quanti “lavorano per comunicare” ad impegnarci perché la “gente non si trovi tanto isolata” e per “aiutare a sopportare questo tempo di chiusura”!
Certamente non mancano le difficoltà: la chiusura temporanea di diverse tipografie ha costretto alcuni a sospendere la pubblicazione dell’edizione cartacea (ma la presenza della testata rimane comunque quasi sempre garantita dall’edizione online); il divieto per i fedeli di partecipare alle liturgie in chiesa ha fatto venire meno uno dei principali canali di vendita dei nostri settimanali e mensili; la riduzione delle attività sociali e la chiusura dei servizi non essenziali ha ridotto al minimo gli introiti pubblicitari… Molti di coloro che accedono ai fondi pubblici per l’editoria ci stanno chiedendo se rimarrà vincolante il minimo di 45 numeri annui attualmente previsto dalla normativa o ci segnalano che la diminuzione delle entrate avrà pesanti conseguenze anche sull’entità del contributo stesso…
Posso assicurare a tutti che da parte di tutto l’Esecutivo (ai cui componenti don Oronzo, Chiara, don Enzo, Simone e Sergio permettetemi di rivolgere anche in questa occasione un ringraziamento non scontato) c’è un preciso impegno a portare all’attenzione del Governo queste problematiche, salvaguardando i posti di lavoro ed individuando delle soluzioni che permettano di ridurre, per quanto possibile, l’impatto economico del Covid-19 per le nostre testate favorendo la ripresa: il credito di imposta al 30% sugli investimenti pubblicitari rappresenta, oggi, un primo segnale importante ma assumerà una valenza ancora più significativa nel momento in cui l’economia dovrà ripartire.
Ci rendiamo conto che abbiamo dinanzi un futuro denso di interrogativi: camminare insieme – secondo lo spirito solidaristico che da oltre 50 anni anima la Fisc – potrà aiutarci ad affrontarlo con qualche preoccupazione in meno.
Anche in questa occasione, sappiamo di poter contare sulla prossimità e sul sostegno della Conferenza episcopale italiana, dalla Presidenza alla Segreteria generale all’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali. Mi piace segnalarvi come dalla collaborazione fra i media del mondo ecclesiale italiano (Tv2000, inBlu Radio, Corallo, Sir, Fisc, Avvenire) sia nata, fra l’altro, la proposta della recita del Rosario in diretta televisiva e radiofonica ogni mercoledì sera: un’iniziativa seguita da tantissime persone e che sta davvero unendo tutto il nostro Paese.
Il lavoro del nostro ufficio di Roma riprenderà mercoledì 15 dopo la chiusura Pasquale con i soliti orari in smart working: Oriella, Barbara e Ilaria sono a vostra disposizione per ogni necessità di carattere amministrativo e fiscale.
Continuiamo a camminare insieme, in una prossimità che non può essere ancora fisica ma che la preghiera anche in questi momenti non fa venire meno!
A tutti voi, alle vostre famiglie, ai vostri collaboratori l’augurio di una Pasqua ricca della luce di Colui che è la Speranza di cui siamo chiamati ogni giorno a rendere ragione.
Il Presidente
Mauro Ungaro
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