
Alla chiesa concattedrale “S. Maria Assunta” di Gerace è stato concesso il titolo di Basilica Minore.
L’annuncio dell’elevazione a Basilica Minore della millennaria chiesa geracese è stato dato dal vescovo di Locri-Gerace, monsignor Francesco Oliva, nel corso della celebrazione nella solennità di Tutti i Santi.
La richiesta avanzata dal Pastore diocesano nel mese di luglio è stata accolta dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti che ha emesso il relativo Decreto l’8 settembre, trasmesso a firma dal Segretario, l’Arcivescovo Arthur Roche.
Nella comunicazione si legge tra l’altro che, con la concessione del titolo di Basilia Minore, “si intende intensificare il vincolo con la Chiesa di Roma e con il Santo Padre, e promuoverne al tempo stesso l’esemplarità quale centro di particolare azione liturgica e pastorale nella Diocesi”.
BASILICA CONCATTEDRALE
SANTA MARIA ASSUNTA
GERACE
Le norme e le indicazioni che attualmente regolano la concessione del titolo e la vita delle Basiliche Minori sono stabilite nel decreto “Domus Ecclesiae” (9 novembre 1989), promulgato dalla Congregazione del Culto Divino
COMPITI PROPRI DELLE BASILICHE MINORI
A norma del decreto “Domus Ecclesiae” (9.11. 1989), ecco i compiti di una basilica pontificia.
– Presso la Basilica Minore si promuova la formazione liturgica dei fedeli, attraverso gruppi liturgici, particolari corsi di istruzione, cicli di conferenze e altre iniziative di questo genere.
– Tra le attività della Basilica si dia molta importanza allo studio e alla divulgazione dei documenti del Sommo Pontefice e della Santa Sede, particolarmente di quelli che riguardano la Sacra Liturgia.
– Con grande cura si preparino e si compiano le celebrazioni dell’anno liturgico, in particolare durante l’Avvento, il tempo di Natale, la Quaresima e il tempo di Pasqua. – In tempo di Quaresima, lì dove si conserva l’antica forma di riunione della Chiesa locale al modo delle stazioni romane, si raccomanda molto che la stessa Basilica sia scelta per celebrare tale stazione.
– La Parola di Dio sia annunziata spesso sia attraverso l’omelia, sia attraverso predicazioni straordinarie.
– Si promuova l’attiva partecipazione dei fedeli sia nella celebrazione eucaristica, sia nella Liturgia delle Ore, specialmente nelle Lodi e nei Vespri. Inoltre si coltivino degnamente le forme approvate di pietà popolare.
– Poiché l’azione liturgica assume una forma più nobile quando si svolge con il canto, si abbia cura che i gruppi di fedeli si uniscano al canto delle diverse parti della Messa, specialmente di quelle che si trovano nell’Ordinario.
– Per esprimere chiaramente il particolare vincolo con cui la Basilica Minore è unita alla Cattedra romana di Pietro, ogni anno sia celebrata con speciale cura:
1. la festa della Cattedra di S. Pietro (22 febbraio)
2. la solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo (29 giugno)
3. l’anniversario dell’elezione o dell’inizio del supremo ministero pastorale del Sommo Pontefice”.
CONCESSIONI CONNESSE CON IL TITOLO DI BASILICA
A norma del decreto “Domus Ecclesiae” (9 novembre 1989) promulgato dalla Congregazione del Culto Divino, sono tre le concessioni connesse con il titolo di basilica. La prima è senza dubbio la più importante.
1. Possibilità di ottenere l’Indulgenza plenaria
Dal punto di vista spirituale è il dono più prezioso. La definizione classica dice che l’indulgenza è la remissione della pena per i peccati, già rimessi quanto alla colpa. La pena dei peccati commessi può essere scontata o in questa terra o nel Purgatorio. Possiamo anche dire così: l’indulgenza è la misericordia di Dio che libera il peccatore pentito dalle conseguenze negative e dai residui di ogni peccato
Questa liberazione richiede una vera conversione interiore, un distacco da ogni attaccamento al peccato
– che si esplicita nel sacramento della PENITENZA
– e che si completa con la partecipazione all’EUCARISTIA
Questa possibilità di ottenere l’indulgenza è offerta a coloro che compiono un’opera penitenziale, o caritatitiva, o di preghiera indicata dalla Chiesa.
“I fedeli che visitano con animo pio la Basilica e in essa partecipano a qualche sacro rito , o almeno recitano il Padre nostro e il Credo, possono conseguire l’indulgenza plenaria alle consuete condizioni (confessione, Comunione, preghiera secondo le intenzioni del Papa):
– nel giorno anniversario della Dedicazione della Basilica ( )
– nel giorno della celebrazione liturgica titolare (15 agosto)
– nella solennità dei SS. Apostoli Pietro e Paolo ( 29 Giugno)
– nel giorno anniversario dell’elezione del Papa (13 Marzo)
– nell’anniversario della concessione del titolo di Basilica (8 settembre)
– una volta all’anno in giorno stabilito dall’Ordinario
– un giorno all’anno a libera scelta di ciascun fedele”
2. Emblema pontificio
La possibilità di utilizzare l’emblema pontificio manifesta anche visivamente il legame tra la basilica minore e il Successore di S. Pietro. “l’emblema pontificio, cioè le chiavi incrociate, può essere usato nei vessilli, nella suppellettile, nel sigillo della Basilica”
3. Abito di chi presiede la Basilica
Un piccolo segno di onore, di uso facoltativo, a motivo della particolare dignità della basilica tra le altre chiese. “Il rettore della Basilica o chi presiede in essa, può usare nello svolgimento del suo mandato la mozzetta nera con bordi, asole e bottoni rossi, sulla veste talare e sulla cotta.”
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