ph Archinà
Veglia pasquale
(Cattedrale di Locri – 8 aprile 2023)
È risorto!
Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui. È risorto come aveva detto; venite, guardate il luogo dove era stato deposto».
È l’annuncio gioioso della pasqua! Con Gesù risorge la vita. In Lui è sconfitta la morte. Il Signore è risorto! Alziamo lo sguardo, togliamo il velo dell’amarezza e della tristezza dai nostri occhi, apriamoci alla speranza di Dio!
Se il Signore è risorto, andiamo incontro a Lui nella quotidianità. Lui è il Vivente! Non abbiamo paura di cercarlo nel volto dei fratelli, nella storia di quanti incontriamo sul nostro cammino. Nel dolore di chi piange e soffre Egli è presente.
Il Signore, in questa notte, vuole aprirci ad una nuova speranza: il dolore e la morte non avranno l’ultima parola su di noi.
C’è speranza per il mondo presente, per l’uomo, per ogni uomo, per tutti. C’è speranza per chi soffre. Per te che pensi che ogni malanno si accanisce contro di te: non dimenticare che non sei solo a soffrire, anche Dio soffre con te.
“Non possiamo fare Pasqua se continuiamo a rimanere nella morte; se restiamo prigionieri del passato; se nella vita non abbiamo il coraggio di lasciarci perdonare da Dio, se ci manca il coraggio di cambiare, di rompere con le opere del male, di deciderci per accogliere Gesù ed il suo amore; se continuiamo a ridurre la fede a tradizioni che non parlano più, facendo di Dio un ricordo di tempi passati” (papa Francesco).
È Pasqua per te, quando il tuo cuore si apre alla vita ed accoglie la voce del messaggero, che parla alle donne che cercano nella tomba il corpo dell’amato Signore: “Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui” (Mc 16, 6).
San Paolo questa notte ci richiama alla realtà del nostro battesimo: “Se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui… Cristo, risorto dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui. Infatti egli morì, e morì per il peccato una volta per tutte; ora invece vive, e vive per Dio. Anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù”.
La Pasqua ci consegna un messaggio di speranza: è possibile ricominciare sempre, perché sempre c’è una vita nuova che Dio è capace di far rifiorire in noi.
La notte lascia spazio all’aurora. Non perdiamo il coraggio di vivere, non cediamo alla tentazione della rassegnazione. Continuiamo ad avere lo sguardo su Gesù che è il Dio fedele. A Lui nulla è impossibile! La sua luce illumina l’oscurità del sepolcro.
“Egli ci precede sempre: nella croce della sofferenza, della desolazione e della morte, così come nella gloria di una vita che risorge, di una storia che cambia, di una speranza che rinasce” (papa Francesco).
È Pasqua per te che cerchi la pace, che attorno non vedi che morte, disperazione e tristezza. È Pasqua per te che vivi una vita apparente, senza senso, che hai perso la gioia, che sei solo e non senti più il gusto della vita.
È Pasqua per te immigrato che sei approdato ad un lido sicuro, scampato alla morte: una nuova vita si apre per te. Benvenuto, fratello sorella, migrante. È Pasqua anche per te, che dalla guerra, dalla fame e dalla povertà fuggi in cerca di dignità. Pasqua è l’assoluta novità della vita che vince la morte.
L’annuncio pasquale si rinnova in questa santa notte. Una voce sussurra al nostro cuore: “Io sono il Vivente per sempre, l’Alfa e l’Omega, il principio e la fine! Non cercarmi tra i morti, ama la vita. “Coraggio”: apri il tuo cuore, non temere, tocca le ferite del mio costato e non essere più incredulo”.
È Pasqua per tutti, anche per te, comunità parrocchiale, ai sacerdoti e a tutti i collaboratori laici!
A tutta la nostra chiesa diocesana dico: continua a camminare ed a sperare. Non si arresti il tuo cammino sinodale. È lo stile vero dell’essere chiesa. Lasciamo che il Risorto viva e cammini con noi: solo così diverremo vera chiesa sinodale, che rende visibile il Vivente.
Buona Pasqua!
✠ Francesco Oliva
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