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©2023 Pandocheion – Casa che accoglie. Diocesi di Locri-Gerace. Tutti i diritti sono riservati.
Quando la scuola funziona
I complimenti al Liceo Scientifico “Zaleuco” di Locri
La Chiesa di Locri-Gerace accoglie con gioia la notizia del riconoscimento ricevuto dal Liceo Scientifico “Zaleuco” di Locri, quale miglior Liceo Scientifico della Provincia di Reggio Calabria. Un riconoscimento che arriva dalla “Fondazione Giovanni Agnelli”, autorevole Istituto di ricerca che opera nel campo delle scienze sociali.
S.E. il vescovo, monsignor Francesco Oliva, a nome di tutta la Comunità diocesana si complimenta con la Dirigente scolastica, prof.ssa Carmela Rita Serafino, con i docenti, il personale Ata e con gli studenti del Liceo locrese: è questa una chiara dimostrazione che gli sforzi compiuti da tutti insieme con impegno, competenza e dedizione portano buoni frutti in ogni campo.
La scuola funziona quando tutte le componenti remano nella stessa direzione e quando ognuno si sente protagonista, comprese le famiglie degli studenti che vanno sempre coinvolte.
Nei messaggi inviati al mondo della scuola e nei tanti incontri avuti con docenti e alunni, S.E. il vescovo ha sempre ricordato che “vivere” la scuola significa abitare un mondo fatto di ricerca, di conoscenze, di aspirazioni: “la scuola è fatta per insegnare la vita bella di un mondo in cui ciascuno è posto non a caso”.
Anche alla luce di questo riconoscimento che arriva dalla “Fondazione Giovanni Agnelli”, S.E. monsignor Oliva vuole ripetere ai giovani di applicarsi con passione nello studio, così come aveva fatto con il Messaggio augurale indirizzato all’inizio di quest’anno scolastico, nel quale ha, tra l’altro, scritto: “A tutti voi studenti dico: amate la scuola! Frequentatela con assiduità! Studiate per amore verso la ricerca. Studiate anche quelle discipline che al momento vi sembrano ostiche o noiose. E’ la grande opportunità della vita! A scuola imparate a stare insieme e quanto necessario, per essere uomini e donne che non si lasciano strumentalizzare da nessuno, capaci di costruire una società più bella e più umana”.
Ancora complimenti e auguri di buon cammino.
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Eletto il nuovo consiglio nazionale dei 200 giornali diocesani aderenti alla FISC, Ungaro il più votato
Papa Francesco ai direttori: «rappresentate quella geografia umana che anima il territorio italiano»
Dal 23 al 25 novembre i direttori dei 200 giornali diocesani appartenenti alla Federazione Italiana dei Settimanali cattolici si sono ritrovati a Roma per la XX Assemblea nazionale elettiva ordinaria sul tema “La Fisc: una voce a servizio del Paese. Informazione, cultura e sinodalità”.
Un momento di incontro, di verifica e di confronto in cui i rappresentanti delle testate sparse sul territorio nazionale hanno eletto i loro rappresentanti al Consiglio nazionale della Federazione.
Nella mattinata di giovedì 23 novembre, i membri della Fisc, insieme a quelli di Uspi, delle Associazioni Corallo e Aiart, sono stati ricevuti in udienza da Papa Francesco.
«Vi occupate di stampa, televisione, radio e nuove tecnologie, con un impegno a educare ai media i lettori e gli utenti – ha detto Francesco –. Il vostro radicamento capillare testimonia il desiderio di raggiungere le persone con attenzione e vicinanza, con umanità. Anzi, direi che ben rappresentate quella geografia umana che anima il territorio italiano. Negli ultimi anni diverse innovazioni hanno interessato il vostro settore e per questo è necessario rinnovare sempre l’impegno per la promozione della dignità delle persone, per la giustizia e la verità, per la legalità e la corresponsabilità educativa».
Di qui l’invito a «non perdere di vista, nel contesto delle grandi autostrade comunicative di oggi, sempre più veloci e intasate, tre sentieri, che è bene non perdere di vista e che vanno sempre percorsi: formazione, tutela e testimonianza».
Nel pomeriggio l’apertura dei lavori con l’intervento di mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei. «I nostri giornali sono laboratori di corresponsabilità – ha detto mons. Baturi nel suo intervento –, perché operano quotidianamente l’ascolto e il discernimento, il racconto e la lettura di fede, a servizio di tutta la comunità. La vostra azione è aperta a servizio delle Chiese e delle comunità che abitano i nostri territori. La corresponsabilità informativa diventa specchio per l’agire ecclesiale». «Sottoscrivere un nuovo ‘patto’ con le Chiese locali volto a ribadire il ruolo che il settimanale diocesano ha al loro interno. Non dobbiamo mai dimenticare che la nostra è una Federazione di direttori, rappresentanti degli editori. E come direttori dobbiamo farci carico di pensare per aiutare le nostre Chiese a pensare, mettendo al centro del dibattito i temi della Chiesa e quelli dei territori”. Ha sottolineato Mauro Ungaro, direttore del settimanale diocesano di Gorizia “Voce Isontina” e presidente uscente della Federazione italiana dei settimanali cattolici (Fisc), nella sua relazione di apertura all’Assemblea.
Il secondo giorno dei lavori è stato caratterizzato dalla testimonianza di padre Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa, «Gaza è completamente distrutta – ha spiegato -. I nostri cristiani si sono radunati nel convento latino. 700 persone al freddo, senza medicine, mangiare e bere. 18 persone sono morte a causa di un bombardamento: 9 donne e 9 uomini. Tutti hanno perso la casa».
Il vicario della Custodia di Terra Santa ha descritto la situazione a Gerusalemme dove, come nel resto della Terra Santa, è cambiato tutto. «In Terra Santa esiste un prima del 7 ottobre e un dopo il 7 ottobre, come l’11 settembre per gli Stati Uniti. La gente ha paura di uscire, non c’è nessuno per strada. Aree chiuse per motivi di sicurezza. Persone spaventate. Bambini musulmani che hanno paura che il padre possa andare a pregare nella moschea, perché potrebbe essere ucciso». Una situazione simile a quella di Betlemme: «È una città morta, chiusa, vuota, deserta. Entrare ed uscire è difficilissimo».
A seguire l’incontro con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. «L’Europa è stata unita quando le sue radici erano quelle cristiane – ha detto Mantovano –. Il fallimento è iniziato nel 2004, quando ha iniziato il dissociarsi dall’appello di Giovanni Paolo II di fare riferimento alle radici cristiane. Una delle concause del conflitto che oggi è in terra europea, perché l’Ucraina è in terra europea, deriva dal fatto che si sono privati i cittadini europei della loro consapevolezza cristiana. Oggi si scontrano popoli che hanno origini cristiane”. Mantovano ha parlato prima di tutto di migrazioni, ribadendo la linea del governo Meloni, compresi i campi previsti in Albania, invitato poi dal presidente della Fisc, Mauro Ungaro, a trattare il tema Europa ed elezioni. «L’Europa deve riscoprire le ragioni della propria unità e per farlo, oltre che andare alle sue radici, deve andare alla sostanza. Trovo schizofrenico che ci siano lunghissime discussioni sulla cosiddetta carne sintetica e, con eguale profondità, che non si parli di immigrazione, che dovrebbe essere una delle priorità», ha dichiarato Mantovano aggiungendo: «Trovo distante dalla realtà che oggi sia molto probabile il ristabilimento del patto di stabilità, dopo le ricadute della pandemia e della guerra. Sembra che le regole vengano prima delle esigenze dei popoli. Le regole sono indispensabili ma l’interesse dei popoli è quello di non essere schiacciati dalle regole. Questo è il nocciolo delle elezioni europee». Unirsi intorno a ciò che è veramente importante, questo è l’invito del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio che ha toccato anche argomenti come famiglia, scuola e giovani, definendole “tre realtà in via d’estinzione”, data la scarsa natalità e ribadendo l’impegno in tal senso del governo con la finanziaria, limitata dalle scarse risorse, fiaccate da male gestioni precedenti. Per Mantovano è necessario un cambio di paradigma, dove mettere al mondo un figlio è uno sguardo al futuro, una speranza, e dove dire no ai figli un metodo educativo passato da riscoprire per evitare anche omicidi come l’ultimo femminicidio saltato alla cronaca. “La comunità cristiana dovrebbe recuperare la capacità di dire no”, ha concluso.
Nella serata di venerdì si sono tenute le consultazioni elettorali che si è conclusa con l’elezione del nuovo Consiglio nazionale per il quadriennio 2024/2027: Walter Lamberti, Fabrizio Frattini, Maria Grazia Olivero (circoscrizione nord ovest); Mauro Ungaro, Martina Pacini, Daniela Verlicchi (circoscrizione nord est); Simone Incicco, Alessandro Paone (circoscrizione centro); Davide Imeneo Davide, Maria Saveria Gigliotti (circoscrizione sud). Inoltre, risultano eletti tra i più votati: Mariangela Parisi, Lorenzo Rinaldi, Emanuele Occhipinti, Giampaolo Atzei, Massimiliano Firreri, Luca Bortoli.
I delegati regionali eletti sono: Beatrice Testadiferro (Marche), Sabrina Penteriani (Lombardia), Roberto Comparetti (Sardegna), Mario Manini (Umbria), Costantino Coros (Lazio), don Doriano Vincenzo De Luca (Campania), Domenico Mugnaini (Toscana), Jurij Paljk (Triveneto), Marilisa Della Monica (Sicilia), don Enzo Gabrieli (Calabria e Basilicata), Luigi Lamma (Emilia Romagna), Chiara Genisio (Piemonte), don Oronzo Marraffa (Puglia), Domenico De Simone (Abruzzo e Molise), Raffaele Iaria (giornali esteri).
Il più votato in assemblea è stato il Presidente uscente Mauro Ungaro con 84 voti, a seguire:
Simone Incicco 55 voti
Martina Pacini 53 voti
Don Davide Imeneo 47 voti
Saveria Maria Gigliotti 43 voti
Walter Lamberti 41 voti
Daniela Verlicchi 41 voti
Fabrizio Frattini 40 voti
Maria Grazia Olivero 39 voti
Mariangela Parisi 39 voti
Lorenzo Rinaldi 39 voti
Emanuele Occhipinti 38 voti
Don Alessandro Paone 38 voti
Giampaolo Atzei 37 voti
Luca Bortoli 36 voti
Massimiliano Firreri 36 voti
Un grazie in particolare dalla Federazione viene espresso all’Ufficio FISC e a CSQ – Centro Stampa Quotidiani, Editrice Shalom, Tecnavia Apps e Generali Italia per il loro prezioso contributo per la realizzazione di questa XX Assemblea ordinaria elettiva.
Roma, 27 novembre 2023
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Lunedì si chiuderà a Locri la Mostra dedicata al Beato Rosario Livatino. Tra i tantissimi visitatori anche il Procuratore di Napoli, dottor Nicola Gratteri.
Con un Convegno dal titolo: “Sub Tutela Dei. Il magistrato Rosario Livatino: servire la giustizia come Dio comanda”, lunedì 13 novembre si concluderà la Mostra organizzata dalla Diocesi di Locri-Gerace e dall’Unione Giuristi Cattolici Italiani, per ricordare il Beato Rosario Livatino, il magistrato ucciso dalla mafia nel 1990.
Dal 4 novembre, cioè da quando è stata inaugurata la Mostra, continua a registrarsi un numero sempre crescente di visitatori che, come ha riferito la professoressa Carmela Maria Spadaro, responsabile della sezione di Locri dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani, sono stati molti più di quanti si fosse auspicato. In particolare tantissimi studenti delle scuole della Locride.
Molto gradita è stata la visita odierna del neo Procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, accolto dagli organizzatori, dal vescovo di Locri-Gerace, monsignor Francesco Oliva, e dall’entusiasmo degli studenti che in quel momento si trovavano all’interno del Centro Pastorale di Locri dove è allestita la Mostra.
Nell’allegata locandina, il programma del Convegno patrocinato dalla presidenza del Consiglio del Comune di Locri, della Camera Civile “Tommaso Giusti” di Locri e del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Locri che lo accredita per la formazione degli avvocati.
Alle ore 16,30 iscrizione dei partecipanti (la partecipazione al convegno, infatti, è accreditata dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati con l’attribuzione di 3 crediti per la formazione), alle 17,00 saluti istituzionali (di monsignor Francesco Oliva, del sindaco di Locri Giuseppe Fontana, del presidente del Consiglio comunale Città di Locri, Miki Maio, della Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Locri, Carmela Neri, del Presidente Camera civile Tommaso Giusti”, Antonino Lacopo, del Presidente del Tribunale di Locri, Fulvio Accurso, e del Procuratore della Repubblica di Locri, Giuseppe Salvatore Casciaro.
I lavori saranno introdotti da Anna Lasso dell’Università della Calabria (Consigliera Centrale UGCI), e moderati da Carmela Maria Spadaro dell’Università Federico lI di Napoli. Tra i relatori figurano Domenico Airoma, Procuratore della Repubblica di Avellino, Giovanni Turco dell’Università di Udine e Ottavio Sferlazza, magistrato in pensione, già Procuratore della Repubblica di Palmi. Dopo le relazioni e prima delle conclusioni è previsto un dibattito tra i partecipanti.
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Preseguono i week end vocazionali organizzati dalla Diocesi di Locri-Gerace;
prossimo appuntamento dal 17 al 19 novembre.
Per parteciparvi e per ogni altra informazione rivolgersi al proprio parroco o a don Antonio Peduto, Direttore del CDV (Centro Diocesano per le Vocazioni).
Alcune immagini della seconda tappa con la visita alla Parrocchia di Canolo
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