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La Fisc: una voce a servizio del Paese XX Assemblea Ordinaria elettiva della Federazione dei Settimanali Cattolici

Sono due i consiglieri calabresi eletti nel Consiglio Nazionale della Federazione Settimanali Cattolici (FISC), appartenenti alla delegazione calabrese presieduta da don Enzo Gabrieli, direttore del settimanale “Parola di Vita” dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano.

Si tratta di don Davide Imeneo, direttore della testata di Reggio “L’Avvenire di Calabria” e consigliere nazionale uscente e di Saveria Maria Gigliotti, direttore di “Lamezia Nuova” della Diocesi di Lamezia Terme, entrambi eletti nella circoscrizione sud, che rappresenteranno la delegazione Calabria-Basilicata insieme al delegato don Enzo Gabrieli, direttore di Parola di Vita.

In Consiglio, tra l’altro, vi è anche un altro calabrese. Si tratta di Raffaele Iaria, delegato per le testate estere.

L’elezione è giunta al termine della XX Assemblea nazionale ordinaria elettiva svoltasi a Roma dedicata al tema “La Fisc: una voce a servizio del Paese. Informazione, cultura e sinodalità”. Ad apertura dei lavori è intervenuto monsignor Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana che nel corso del suo intervento ha sottolineato che “è urgente rinnovare quel patto col territorio che dà ragione alla vostra presenza. Se un settimanale diocesano perde il rapporto con il contesto di riferimento smarrisce completamente la sua essenza. La radicalità, nel senso pieno del termine, cioè l’andare fino alle radici, sta proprio nel rapporto viscerale con le Chiese locali, con i paesi, con le persone. Senza questa bussola preziosa si perde l’orientamento. Scriviamolo un nuovo patto che metta al centro la difesa delle donne contro ogni forma di violenza, il dare voce a chi non ha voce, narrare la creatività della carità e le storie che testimoniano la sua irriducibile forza, il linguaggio come forma di incontro, la ricchezza spirituale che è sempre un guadagno, e tanto altro ancora… Un nuovo patto che non faccia a meno della transizione digitale e che, per questo, favorisca il dialogo generazionale. Certamente le testate Fisc hanno una diffusione capillare in forma cartacea e il digitale può sembrare ancora oggi una sfida. Ma proprio per questo è una grande opportunità: lo scambio tra generazioni può favorire la trasmissione attraverso canali differenti. Non abbiate paura di questo!”.

Il delegato regionale, don Enzo Gabrieli, ha evidenziato che “il settimanale diocesano non è solo uno strumento di comunicazione o un giornale cartaceo ma sempre di più deve caratterizzarsi come un progetto pastorale, un ambito ecclesiale nel quale annunciare Cristo in una visione che metta in sinergia tutti gli ambiti della comunicazione”. Per don Enzo, infatti, si passa “da un giornale cartaceo ad un progetto pastorale che chiamiamo settimanale diocesano e che mette insieme in maniera sinergica, sito, radio, televisioni, cartaceo, social e tutte le forme di comunicazione per far sì che possano svolgere un’azione pastorale e fare da filo d’oro tra tutti gli ambiti della pastorale per comunicare quel senso di Chiesa in uscita che sa leggere la storia dell’uomo e sa dire una parola alla luce del cammino di fede e dell’ascolto della Parola di Dio. Lavorare in questo modo sia nelle Diocesi che in delegazione regionale è un vero e proprio cammino di tipo sinodale”.

All’assemblea sono stati presenti i direttori delle 7 testate della Calabria aderenti alla Fisc, che vengono pubblicate nelle diocesi di : Catanzaro-Squillace, Cosenza-Bisignano, Reggio Calabria-Bova, Cassano all’Jonio, Lamezia Terme, Locri-Gerace e Rossano-Cariati.

©2023 Pandocheion – Casa che accoglie. Diocesi di Locri-Gerace. Tutti i diritti sono riservati.

“Cuori ardenti, piedi in cammino” 97a Giornata Missionaria Mondiale

ph tratta da:
www.chiesacattolica.it/domenica-22-ottobre-la-giornata-missionaria-mondiale/

Ai Rev.mi Parroci,

Alle Comunità parrocchiali,

ai Movimenti ed Associazioni

ai Fedeli tutti

 

Come di comune conoscenza, ogni anno, la penultima domenica di ottobre,

quest’anno domenica 22, la Chiesa celebra la Giornata Missionaria Mondiale. Le nostre

chiese hanno sempre espresso tanta generosità nell’offrire il proprio contributo per le

missioni. Sin da ora vorrei esprimere il mio ringraziamento per la generosità e la

sensibilità manifestata. La colletta come ogni anno sarà inviata a Roma e andrà a beneficio

delle 1.100 diocesi più povere.

Quest’anno Papa Francesco, nel suo Messaggio per la Giornata Missionaria

Mondiale, mette al centro i discepoli di Emmaus e ci invita a riflettere sul Vangelo di Luca.

I due discepoli incontrano Gesù e improvvisamente tutto è diverso.

La missione della Chiesa invita tutti noi ad unirci a Gesù e a dare il nostro

contributo. Non dimentichiamo che siamo tutti partecipi nella missione. Tutti missionari

nella misura in cui siamo pronti a metterci in cammino mossi unicamente dalla “gioia del

Vangelo”.

«Tutti hanno il diritto di ricevere il Vangelo. I cristiani hanno il dovere di

annunciarlo senza escludere nessuno, non come chi impone un nuovo obbligo, bensì come

chi condivide una gioia, segnala un orizzonte bello, offre un banchetto desiderabile. La

Chiesa non cresce per proselitismo ma «per attrazione».

Queste parole di Papa Francesco nell’Esortazione apostolica Evangelii gaudium (n.

14) ci ricordano che la missione è affare di tutti, non di pochi “specialisti” o di organismi

specializzati. In virtù del suo battesimo, ogni credente è chiamato a essere un discepolo

missionario.

La Giornata missionaria mondiale, è un’occasione per ciascuno di noi di prendere

coscienza di questo dovere missionario. Attraverso la preghiera e un gesto di solidarietà

materiale, ognuno di noi può diventare attore di questo movimento missionario che crea

legami con altri credenti, qui e altrove, e manifesta così l’universalità della Chiesa. Siamo

anche uniti nella preghiera con Papa Francesco, e lasciamoci coinvolgere nel cammino dei

discepoli di Emmaus (cfr Lc 24, 13-35), che il Santo Padre ha scelto come testo biblico. Da

esso l’Ottobre missionario trae il proprio slogan “Cuori ardenti, piedi in cammino”.

La colletta della Giornata Missionaria Mondiale del 22 ottobre è devoluta alle

Missioni e v’invito a corrispondere generosamente ed a versare l’importo raccolto

all’Ufficio Missionario diocesano (il direttore don Giuseppe Alfano ha provveduto a

distribuire tutti i sussidi per la giornata).

Il Signore benedica il nostro cammino e ci dia la gioia di essere discepoli missionari.

✠  Francesco OLIVA

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Creare casa Ripartono i Weekend vocazionali residenziali

Carissimi fratelli e sorelle,

riprendiamo per il quarto anno consecutivo l’esperienza dei Weekend vocazionali residenziali presso il nostro Seminario diocesano in Locri. La tematica che accompagnerà questo nuovo anno trae spunto dallo slogan scelto per la 61a Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni: “Creare casa” (ChV, n. 217).

I Weekend intendono promuovere: 1. La comunione vocazionale, dove le diversità dei doni e dei ministeri della Chiesa permettono di sperimentare la gioia di lavorare insieme; 2. L’ascolto e il servizio, strumenti indispensabili per affrontare il tema vocazionale nella pastorale delle diverse comunità che di anno in anno visitiamo; 3. La creazione di una “casa comune”. A tal proposito, Papa Francesco, nella Christus Vivit, ai nn. 216-217, afferma che fare “casa” «è imparare a sentirsi uniti agli altri al di là di vincoli utilitaristici e funzionali, uniti in modo da sentire la vita un po’ più umana. Creare casa è permettere che la profezia prenda corpo e renda le nostre ore e i nostri gironi meno inospitali, meno indifferenti e anonimi. È creare legami che si costruiscono con gesti semplici, quotidiani e che tutti possiamo compiere […]. Così si attua il miracolo di sperimentare che qui si nasce di nuovo […] perché sentiamo efficace la carezza di Dio che ci rende possibile sognare il mondo più umano e, perciò, più divino».

Pertanto, ci auguriamo che questa iniziativa possa essere accolta da tutti e che tanti ragazze e ragazzi possano parteciparVi in modo da creare insieme casa; in modo da comprendere come dietro ogni chiamata vi è una “casa” da costruire, da ristrutturare, da custodire.

Cogliamo l’occasione di questa lettera per ringraziare quanti in questi anni ci hanno accolto nelle loro case e nelle loro Parrocchie e quanti, invece, ci accoglieranno quest’anno; inoltre, vogliamo sin da subito comunicare che i Weekend vocazionali avranno inizio giorno 27 ottobre e termineranno il 18 maggio con la Veglia Diocesana di Pentecoste, Giornata pro-Seminario, presieduta dal nostro Vescovo che ringraziamo per la fiducia accordataci e per l’impegno che, come primo responsabile delle vocazioni, profonde quotidianamente.

Come ci ha ricordato il Santo Padre in occasione della 60a Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, «nella Chiesa, siamo tutti servitori e servitrici, secondo diverse vocazioni, carismi e ministeri». Consapevoli di ciò, ci accingiamo a vivere questa esperienza che ci permette di comprendere come la Chiesa sia una sinfonia vocazionale, dove tutte le vocazioni sono unite tra loro per irradiare nel mondo la vita nuova del Regno.

Un ricordo nella preghiera.

Locri, 18 ottobre 2023

don Antonio Peduto, Direttore CDV e la

 Commissione Diocesana Vocazioni

In allegato la locandina con tutte le indicazioni necessarie.

 

 

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Il sorriso di don Puglisi continua a parlarci MESSAGGIO IN OCCASIONE DEL 30° ANNIVERSARIO DEL MARTIRIO DEL BEATO PADRE PINO PUGLISI

MESSAGGIO

IN OCCASIONE DEL 30° ANNIVERSARIO

DEL MARTIRIO DEL BEATO PADRE PINO PUGLISI

 

Carissimi Fedeli, Sacerdoti, Religiosi e Religiose,

il XXX anniversario del martirio del Beato padre Pino Puglisi, sacerdote palermitano, ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993, come “martire della fede” beatificato il 25 maggio 2013, non può essere relegato ad una ricorrenza tra le altre. Per la nostra chiesa in particolare riveste un significato di grande valore spirituale e pastorale.

Al suo nome è legato il Centro “don Puglisi” di Bosco di Bovalino (Città Metropolitana di Reggio Calabria), che da anni volge un’attenzione particolare ai giovani che vivono situazioni di disagio e cercano nuovi orizzonti e prospettive di vita. Nel Centro continua a vivere il messaggio di speranza che don Pino ha saputo dare ai giovani del quartiere Brancaccio di Palermo.

Condivido e consegno alla comune riflessione quanto scrive Suor Carolina Iavazzo, della Fraternità Buon Samaritano, fondatrice del Centro, che è stata diretta collaboratrice di Don Pino Puglisi:

«Dove non arriva il male dei pochi, arriva l’indifferenza dei molti o, peggio ancora, l’omertà di un’intera comunità. È per questo che di fronte alle mafie nessuno può dire: “Non è affar mio”. A noi spetta scegliere da che parte stare e non importa quanti anni abbiamo. Di fronte all’illegalità la nostra scelta per il bene deve essere decisa, fin da bambini, non ci possono essere zone grigie, perché è proprio lì che la mafia prolifera».

Continua a parlarci il sorriso di don Puglisi quando sotto casa venne a trovarsi davanti il killer che gli sparò il giorno del suo compleanno. Un martirio conseguenza della sua azione sacerdotale nel quartiere Brancaccio di Palermo, dilaniata dalla guerra delle cosche mafiose. Con la sua azione pastorale don Pino era riuscito ad attirare nei gruppi parrocchiali molti ragazzi, strappandoli alla strada e alla criminalità organizzata. Come ha detto papa Francesco, «educando i ragazzi secondo il Vangelo vissuto li sottraeva alla malavita e così questa ha cercato di sconfiggerlo uccidendolo. In realtà però è lui che ha vinto con Cristo risorto».

Ecco l’indicazione di un bel cammino pastorale per la nostra Chiesa. I Santi sono sempre la stella polare nella vita del cristiano.

Il XXX anniversario viene celebrato dal centro “P. Puglisi” di Bosco di Bovalino con un bel programma di iniziative inviato a tutte le Parrocchie. È stata altresì allestita nella parrocchia di Bosco di Bovalino una mostra sulla vita del Beato Padre Pino Puglisi, una delle diverse iniziative che invitano a conoscere la figura di questo Santo Sacerdote, che merita di essere amato ed imitato.

Accogliamo la testimonianza sacerdotale di don Pino che ha saputo incarnare l’annunzio del Vangelo nel territorio, assumendone tutti i problemi per presentarli alla comunità cristiana.

Invito tutti, sacerdoti, religiosi e religiose, a conoscere questo sacerdote che rimane un fulgido esempio di donazione e d’impegno per l’edificazione di un mondo nuovo.

Sapendo pagare di persona avendo scelto da che parte stare!

Il Signore benedica noi tutti ed il cammino della nostra Chiesa.

✠ Francesco OLIVA

Vescovo di Locri – Gerace

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