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Il sorriso di don Puglisi continua a parlarci MESSAGGIO IN OCCASIONE DEL 30° ANNIVERSARIO DEL MARTIRIO DEL BEATO PADRE PINO PUGLISI

MESSAGGIO

IN OCCASIONE DEL 30° ANNIVERSARIO

DEL MARTIRIO DEL BEATO PADRE PINO PUGLISI

 

Carissimi Fedeli, Sacerdoti, Religiosi e Religiose,

il XXX anniversario del martirio del Beato padre Pino Puglisi, sacerdote palermitano, ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993, come “martire della fede” beatificato il 25 maggio 2013, non può essere relegato ad una ricorrenza tra le altre. Per la nostra chiesa in particolare riveste un significato di grande valore spirituale e pastorale.

Al suo nome è legato il Centro “don Puglisi” di Bosco di Bovalino (Città Metropolitana di Reggio Calabria), che da anni volge un’attenzione particolare ai giovani che vivono situazioni di disagio e cercano nuovi orizzonti e prospettive di vita. Nel Centro continua a vivere il messaggio di speranza che don Pino ha saputo dare ai giovani del quartiere Brancaccio di Palermo.

Condivido e consegno alla comune riflessione quanto scrive Suor Carolina Iavazzo, della Fraternità Buon Samaritano, fondatrice del Centro, che è stata diretta collaboratrice di Don Pino Puglisi:

«Dove non arriva il male dei pochi, arriva l’indifferenza dei molti o, peggio ancora, l’omertà di un’intera comunità. È per questo che di fronte alle mafie nessuno può dire: “Non è affar mio”. A noi spetta scegliere da che parte stare e non importa quanti anni abbiamo. Di fronte all’illegalità la nostra scelta per il bene deve essere decisa, fin da bambini, non ci possono essere zone grigie, perché è proprio lì che la mafia prolifera».

Continua a parlarci il sorriso di don Puglisi quando sotto casa venne a trovarsi davanti il killer che gli sparò il giorno del suo compleanno. Un martirio conseguenza della sua azione sacerdotale nel quartiere Brancaccio di Palermo, dilaniata dalla guerra delle cosche mafiose. Con la sua azione pastorale don Pino era riuscito ad attirare nei gruppi parrocchiali molti ragazzi, strappandoli alla strada e alla criminalità organizzata. Come ha detto papa Francesco, «educando i ragazzi secondo il Vangelo vissuto li sottraeva alla malavita e così questa ha cercato di sconfiggerlo uccidendolo. In realtà però è lui che ha vinto con Cristo risorto».

Ecco l’indicazione di un bel cammino pastorale per la nostra Chiesa. I Santi sono sempre la stella polare nella vita del cristiano.

Il XXX anniversario viene celebrato dal centro “P. Puglisi” di Bosco di Bovalino con un bel programma di iniziative inviato a tutte le Parrocchie. È stata altresì allestita nella parrocchia di Bosco di Bovalino una mostra sulla vita del Beato Padre Pino Puglisi, una delle diverse iniziative che invitano a conoscere la figura di questo Santo Sacerdote, che merita di essere amato ed imitato.

Accogliamo la testimonianza sacerdotale di don Pino che ha saputo incarnare l’annunzio del Vangelo nel territorio, assumendone tutti i problemi per presentarli alla comunità cristiana.

Invito tutti, sacerdoti, religiosi e religiose, a conoscere questo sacerdote che rimane un fulgido esempio di donazione e d’impegno per l’edificazione di un mondo nuovo.

Sapendo pagare di persona avendo scelto da che parte stare!

Il Signore benedica noi tutti ed il cammino della nostra Chiesa.

✠ Francesco OLIVA

Vescovo di Locri – Gerace

©2023 Pandocheion – Casa che accoglie. Diocesi di Locri-Gerace. Tutti i diritti sono riservati.

“UCRAINA: ASCOLTIAMO IL GRIDO DI PACE” La Diocesi di Locri-Gerace a sostegno della popolazione ucraina

“UCRAINA: ASCOLTIAMO IL GRIDO DI PACE”

La diocesi di Locri-Gerace si mobilita per sostenere la popolazione ucraina colpita dalla guerra e attraverso la Caritas diocesana attiva una serie d’iniziative.

Accogliendo l’appello di Papa Francesco, S.E. monsignor Francesco Oliva, Vescovo di Locri–Gerace, invita tutta la Chiesa diocesana alla preghiera ed al digiuno e chiede la partecipazione alla “Veglia diocesana di preghiera per la pace in Ucraina e nel mondo” che sarà celebrata oggi, Mercoledì delle Ceneri, alle ore 21.00 nella Cattedrale di Locri.

Tale giornata ha valenza spirituale e pastorale. Essa è un richiamo alla pratica delle opere di misericordia spirituali e corporali per salvare il popolo ucraino dalla guerra. La preghiera, con il digiuno e l’elemosina, costituisce uno degli atti essenziali che traducono davanti a Dio l’umiltà, la speranza e l’amore dell’uomo. È, contemporaneamente, un’offerta ed un atto d’amore al Padre. Infatti, per essere efficaci, il digiuno e l’astinenza devono unirsi alla preghiera e alla carità.

La Caritas Diocesana, diretta da don Rigobert Elangui, in tale prospettiva, ricordando le parole di Sant’Agostino di «dare in elemosina quanto riceviamo dal digiuno», seguendo le indicazioni di S.E. il Vescovo e gli orientamenti della Caritas Italiana, in collaborazione con gli Uffici e le realtà diocesane, promuove un calendario di iniziative per fare fronte alla situazione emergenziale che l’Ucraina si è trovata ad affrontare.

In una lettera indirizzata ai parroci, alle Caritas parrocchiali e a tutti gli uffici diocesani, don Rigobert sintetizza queste prime iniziative:

  • Sua Eccellenza il Vescovo, preoccupato della drammatica situazione, chiede ad ogni famiglia, ove possibile, di devolvere a favore del popolo ucraino il frutto delle nostre rinunce cioè l’equivalente di un pasto pari a € 10,00 di un giorno Inoltre, chiede alle parrocchie e raccomanda i parroci a destinare la raccolta della Prima Domenica di Quaresima (6 Marzo) a sostegno delle popolazioni dell’Ucraina (da far pervenire direttamente alla Caritas diocesana). I fondi raccolti saranno inviati interamente a Caritas Italiana che sosterrà la Caritas Ucraina, Polacca, Moldava e Rumena impegnate in prima fila nell’organizzazione dell’accoglienza e degli aiuti emergenziali;
  • organizza con l’ufficio Migrantes Diocesano e i centri di ascolto diocesani e parrocchiali, attività di ascolto ed accoglienza delle istanze provenienti dai fratelli e dalle sorelle ucraini, che vivono nel territorio diocesano dando, per quanto possibile, risposte concrete di vicinanza e prossimità;
  • in collaborazione con la fondazione Santa Marta e la Fondazione Opere di religione, predispone le strutture diocesane per l’accoglienza dei profughi ucraini in caso di necessità e di

PER SOSTENERE GLI INTERVENTI INTESTAZIONE: Diocesi di Locri-Gerace

IBAN: IT15C0538781410000043079234

BANCA: BPER Banca Filiale di Locri

CAUSALE: Emergenza Ucraina

 Per ogni altra informazione si può contattare la Caritas diocesana di Locri – Gerace

Via Cusmano, 79 – 89044 Locri – Tel/Fax 0962/20889

e-mail caritaslocri.gerace@gmail.com pec caritaslocri.gerace@pec.it

 

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Veglia di preghiera per la pace in Ucraina e nel mondo Mercoledì 2 marzo 2022 ore 21,00 Cattedrale “S. Maria del Mastro” – Locri

Veglia di preghiera per la pace

in Ucraina e nel mondo

 

Mercoledì 2 marzo 2022 ore 21,00

Cattedrale “S. Maria del Mastro” – Locri

 

La Diocesi di Locri-Gerace, facendo proprie le parole di Papa Francesco che ha invitato tutti ad una giornata di digiuno e di preghiera per la pace, organizza una veglia che sarà presieduta dal vescovo, S.E. monsignor Francesco Oliva, nella Cattedrale di Locri il 2 marzo prossimo, Mercoledì delle Ceneri.

Tutta la comunità diocesana, le associazioni e i movimenti sono chiamati ad unirsi alla preghiera, che vuole essere anche un momento per dare voce, innanzitutto, alle “vittime che la guerra non la scelgono, ma la subiscono” e per fare da eco all’appello di Papa Francesco:

“Vorrei appellarmi a quanti hanno responsabilità politiche, perché facciano un serio esame di coscienza davanti a Dio, che è Dio della pace e non della guerra; che è Padre di tutti, non solo di qualcuno, che ci vuole fratelli e non nemici. Prego tutte le parti coinvolte perché si astengano da ogni azione che provochi ancora più sofferenza alle popolazioni, destabilizzando la convivenza tra le nazioni e screditando il diritto internazionale”.

 

La veglia di preghiera sarà trasmessa in diretta streaming su Telemia e sui canali social della diocesi.

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da figli AMATI, chiAMATI al dono, progettiAMO un sogno… 3° week end vocazionale

ChiAMATI al dono, progettiAMO un sogno…

3° week end vocazionale

I week end vocazionali organizzati dalla Diocesi di Locri-Gerace giungono al terzo appuntamento. Dal 3 al 5 novembre, i ragazzi e le ragazze partecipanti si ritroveranno presso il Seminario Diocesano “S. Luigi” di Locri, luogo centrale di questa iniziativa che vedrà, come nei primi due week end, la visita di una parrocchia della diocesi.

Sabato 4 e domenica 5 dicembre, infatti, il programma prevede la visita alla parrocchia di Siderno Superiore.

Per le iscrizioni e per qualsiasi altra informazione ci si può rivolgere al vicerettore del Seminario, don Antonio Peduto (antonio_p@live.it), oppure al proprio parroco.

Si ricorda che i Weekend Vocazionali sono rivolti a ragazzi e ragazze di età compresa tra i 14 e i 35 anni e il programma completo prevede otto incontri che termineranno il 5 giugno 2022.

Don Antonio Peduto, che si occupa dell’organizzazione, ribadendo che questi incontri non sono destinati esclusivamente a chi ha “avvertito la chiamata al sacerdozio”, ma sono stati pensati per tutti quei ragazzi e ragazze che vogliono condividere “un percorso di animazione vocazionale per riscoprire la bellezza della vita, dell’incontro e della relazione tra persone e realtà diverse”.

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Immagini del precedente incontro con la visita a  Stilo

 

 

 

 

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“VERSO UN NOI SEMPRE PIU’ GRANDE” 107ma GIORNATA MONDIALE DEL MIGRANTE E DEL RIFUGIATO

 

“VERSO UN NOI SEMPRE PIU’ GRANDE”

 

 

Domani, domenica 26 settembre, anche nella nostra diocesi sarà celebrata la 107a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che avrà per tema: “Verso un noi sempre più grande”.

L’Ufficio diocesano Migrantes e la Caritas diocesana ci sollecitano a riappropriarci di questo “noi”, come comunità ecclesiale e come testimoni di carità; pertanto, nonostante il perdurare dell’emergenza sanitaria che induce a prestare attenzione nell’organizzazione di iniziative particolari, ha messo in campo una serie di idee con la consapevolezza delle difficoltà di inclusione di intere famiglie di migranti che cercano semplicemente migliori condizioni di vita.

Il primo passo di queste iniziative è stata la consegna, ai sindaci dei comuni della Diocesi, del Messaggio scritto per l’occasione da Papa Francesco (che alleghiamo a questo comunicato); sono seguite le visite ai Centri e alle famiglie di migranti e rifugiati, poi alcuni incontri con cooperative impegnate nell’accoglienza, la distribuzione di materiale scolastico ai bambini e altri gesti concreti rivolti a famiglie bisognose. Un’altra iniziativa per sensibilizzare tutti alla realtà delle migrazioni è rappresentata dalla “staffetta del migrante”, itinerante nelle tre vicarie della diocesi.

Don Rigobert Elangui, Direttore dell’Ufficio Migrantes e della Caritas, seguendo le indicazioni del Vescovo, monsignor Francesco Oliva, ha scritto una lettera ai parroci, agli operatori delle Caritas parrocchiali, alle associazioni e ai movimenti ecclesiali per chiedere “di prestare un’attenzione particolare a questa giornata nella celebrazione delle Messe e nei gesti concreti verso le persone in mobilità che abitano le nostre comunità e che vivono situazioni di difficoltà”.

Ricordiamo che le offerte dei fedeli, raccolte nella messa domenicale di domani, saranno devolute per i bisogni dei migranti e dei rifugiati, in quanto la colletta di questa Giornata è tra quelle obbligatorie.

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